Pubblicato il 12/02/2020 da Uffe Ravnskov e tradotto da Gabriele Lo Iacono
Se il colesterolo LDL è cattivo, come ci viene ripetuto da molti anni, le persone con i valori più elevati dovrebbero naturalmente avere una vita più breve rispetto a quelle con valori bassi, perché, come c’è stato a lungo ripetuto, il colesterolo LDL elevato è la principale causa di tutti i tipi di malattia cardiovascolare, e la malattia cardiovascolare è la causa più comune di morte nella maggioranza dei paesi. Ma come vi ho detto in una precedente newsletter, noi abbiamo scoperto che gli anziani con colesterolo LDL elevato vivono più a lungo.
Il nostro studio è stato pubblicato sul BMJ e fino a questo momento nessuno è riuscito a indicare studi che documentino la tesi opposta. Al contrario, dopo la pubblicazione del nostro articolo, sono emersi risultati analoghi in cinque studi che hanno coinvolto quasi 750.000 persone di tutte le età e provenienti da ogni parte del mondo.
- In uno studio slovacco di follow up durato dieci anni, a cui hanno partecipato quasi 500 anziani con pressione sanguigna alta, le persone con colesterolo totale elevato e quelle con colesterolo LDL elevato sono vissute a lungo quanto quelle con valori bassi.
- In uno studio britannico su quasi 100.000 persone ultraottantenni seguite per 15 anni, quelle con il colesterolo totale più alto sono vissute più a lungo, che fossero o meno in trattamento con statine.
- In uno studio australiano su quasi 1.300 uomini intorno ai settant’anni di età, seguiti per circa sei anni, quelli con il colesterolo più alto e senza trattamento con statine sono vissuti più a lungo, e quelli con i livelli più bassi hanno sofferto più spesso di malattie cardiovascolari.
- In uno studio di follow-up americano di cinque anni su più di 2.600 persone sane sopra i 75 anni, quelle con il colesterolo LDL più alto non hanno sofferto di malattie cardiovascolari più frequentemente rispetto a quelle con i valori più bassi.
- In due studi coreani su oltre mezzo milione di giovani e persone di mezza età senza trattamento con statine seguiti per circa cinque anni, la mortalità è stata più alta tra le persone con i livelli di colesterolo LDL più bassi.
- In una rassegna di cinque studi provenienti dall’America Latina che hanno coinvolto quasi 28.000 persone di tutte le età, seguite per 5-12 anni, nessuno degli studi ha evidenziato forti associazioni tra i singoli biomarcatori lipidici e la mortalità per tutte le cause o cardiovascolare.
- In uno studio cinese che ha coinvolto quasi 70.000 anziani seguiti per 3-4 anni, quelli con il colesterolo LDL alto hanno vissuto tanto quanto quelli con valori bassi.
Probabilmente vi chiederete perché molti studi precedenti su giovani e persone di mezza età abbiano dimostrato che il colesterolo alto è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Molto probabilmente, lo stress è un fenomeno più comune tra i giovani e le persone di mezza età che non tra gli anziani, e lo stress è in grado di aumentare il colesterolo fino al 50% e può causare malattie cardiache attraverso meccanismi diversi dall’aumento del colesterolo.
Tuttavia, qualche mese fa, la European Society of Cardiology e la European Atherosclerosis Society hanno pubblicato le revisioni delle loro linee guida per la gestione delle malattie cardiache croniche, dei lipidi nel sangue e del diabete ripetendo tutti i consigli generali arcinoti. Complessivamente, i tre articoli con le nuove linee guida stilate da 69 autori e 119 revisori riempiono 218 difficili pagine e contengono più di 1.700 riferimenti alla letteratura medica. Tuttavia, nessuno degli studi sopra citati è stato menzionato.
Nelle linee guida c’erano i link ai conflitti di interesse degli autori e dei revisori. È stato difficile trovarli, ma eccoli:
- 23 autori delle linee guida sul diabete (72 pagine)
- 25 autori delle linee guida per le sindromi coronariche croniche (63 pagine)
- 20 autori delle linee guida sulla dislipidemia (66 pagine)
Una domanda importante è perché dovremmo abbassare il colesterolo se il colesterolo alto è innocuo o benefico? Ma per quanto ne so, gli studi citati non hanno avuto alcun impatto sulle autorità competenti in materia di colesterolo, in nessun paese.
Oggi, milioni di persone sane vengono trattate con un farmaco che dà benefici minimi, se non nulli, e molti effetti collaterali gravi. Secondo l’industria farmaceutica, gli effetti collaterali del trattamento con le statine sono rari. Se ci credete, leggete i seguenti articoli:
- How Statistical Deception Created the Appearance That Statins Are Safe and Effective in Primary and Secondary Prevention of Cardiovascular Disease
- The Statin-Low Cholesterol-Cancer Conundrum
- Prevalence and Management of Symptoms Associated with Statin Therapy in Community Practice: Insights from the Patient and Provider Assessment of Lipid Management (PALM) Registry
Ovviamente, i politici responsabili della sanità non sono a conoscenza di questi fatti. O sono pagati da Big Pharma per tacere? Si legga ad esempio il recente rapporto del Center for Responsive Politics. Potete trovare informazioni a proposito di questa organizzazione su Wikipedia.
Per questo, nel 2018 abbiamo pubblicato una rassegna di tutte le confutazioni dell’ipotesi del colesterolo sulla rivista Expert Review of Clinical Pharmacology. Secondo Taylor & Francis, che pubblicano più di un centinaio di riviste scientifiche, nel corso del 2018 sono stati pubblicati più di 10.000 open access papers e il nostro lavoro è stato posto in cima alla loro lista dei lavori più scaricati. Ma non succede nulla.
A nostro avviso, l’unico modo per fermare la campagna anticolesterolo, il più grande scandalo medico dei tempi moderni, è informare il grande pubblico. Insieme ad alcuni miei colleghi ho cercato per molti anni di pubblicare molti articoli critici sulla campagna anticolesterolo nei media, ma nella maggior parte dei casi invano. Vi chiedo quindi di diffondere queste informazioni presso i vostri familiari, tutti i vostri amici e colleghi e tutti i tipi di organizzazioni.
Potete scoprirne di più in “Colesterolo? Sì, grazie. Scopri come e perché il grasso e il colesterolo ti fanno bene” di Uffe Ravnskov, pubblicato da Fioriti Editore.