di Emanuele Amarisse

Cos’è un libro? Sull’oblio della lettura nell’era digitale, di Anna Angelucci e Renata Puleo, Giovanni Fioriti Editore, Roma 2021
Non possiamo assistere in silenzio alla progressiva scomparsa del libro e della sua lettura, una delle più straordinarie avventure della specie umana: è questo il semplice messaggio che le due autrici affidano a queste brevi pagine. Ricordandoci che alla pratica del leggere, in silenzio o ad alta voce, per sé o per altri, è connesso l’esercizio della parola come discorso incarnato. E sottolineando che quello umano – del bambino, dell’adolescente, dell’adulto – è un comportamento narrativo perché solo attraverso la ricomposizione del mondo attraverso il linguaggio verbale che ci caratterizza come Homo sapiens noi attiviamo i processi di soggettivazione che ci accompagnano nel corso della nostra intera esistenza.
Troppo spesso ormai, ci dicono le autrici, vediamo le creature piccole chine su smartphone e tablet, sempre più precocemente catturate dai dispositivi elettronici che affollano le nostre esistenze, sotto la spinta di un mondo produttivo rapace che non si limita più a solleticare i nostri desideri o indurre nuovi bisogni ma che ci vuole totalmente dipendenti dalla merce digitale che consumiamo come drogati, senza respiro.
Entrambe educatrici e persone di scuola, ricordano che sull’importanza della lettura ad alta voce fin dalla più tenera età, ad opera degli adulti per i piccoli ancora da alfabetizzare, e della lettura silenziosa dei bambini e degli adolescenti, si è scritto moltissimo e molto si è praticato nelle aule scolastiche, fin quando è stato possibile, fin quando la scuola non è diventata essa stessa una fetta di mercato da aggredire da parte delle multinazionali high tech che la stanno colonizzando a livello materiale ed egemonizzando sotto il profilo pedagogico e culturale. La lettura è una pratica di cui abbiamo tutti esperienza e conoscenza empirica: chi di noi non ha mai letto una fiaba o raccontato una storia a un bambino? Chi di noi non ha mai trascorso ore indimenticabili immerso nella lettura solitaria? Esperienze irrinunciabili, oggi messe violentemente in discussione dalla pervasività di app, piattaforme, social media che fanno leva sull’immediatezza, la semplificazione, l’accessibilità, e marginalizzano sempre più la riflessione, l’interpretazione, l’approfondimento, riducendo gli spazi e i momenti dell’argomentazione e aumentando contrapposizioni e polarizzazioni senza più sfumature.
Siamo alle soglie di una nuova fase dell’evoluzione umana? Stiamo dimenticando cos’è un libro e non ci interroghiamo abbastanza su cosa implicherà l’oblio della lettura nell’era digitale?
Sono questi gli interrogativi che alimentano le riflessioni contenute in queste pagine, in cui il focus sulla scuola – oggi davvero laboratorio di sperimentazione di una nuova forma mentis – appare a più livelli centrale per immaginare il mondo che verrà.
Per saperne di più visitate la pagina di Cos’è un libro? Sull’oblio della lettura nell’era digitale, sul sito di Fioriti Editore.
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