Nell’emergenza che stiamo attraversando a causa della pandemia, sempre più appare necessaria una riflessione sugli effetti del COVID-19 sulle nostre vite attuali e future. Il panico che si è diffuso, l’isolamento sociale imposto, con il conseguente limite alla libertà personale, e le difficoltà economiche hanno ripercussioni sulla nostra psiche. Queste paure, e quella di essere contagiati o vedere i propri cari ammalarsi, sono alimentate da un’informazione spesso confusa che getta benzina sul fuoco dell’incertezza.
Per questo motivo, la rivista scientifica Clinical Neuropsychiatry ha deciso di dedicare l’ultimo numero proprio alla paura legata al coronavirus, alla sua natura e alle sue conseguenze. Coordinati da Donatella Marazziti e Adriano Schimmenti, al fascicolo hanno contribuito esperti e specialisti da ogni parte del mondo, esempio di una collaborazione internazionale sempre più necessaria in ogni campo. Oltre dieci articoli, rivolti non solo agli addetti ai lavori ma a chiunque nutra un interesse spontaneo per la psiche umana, sono disponibili gratuitamente sul sito di Clinical Neuropsychiatry, pubblicata da Giovanni Fioriti Editore.
Il COVID-19 e la paura
Nell’articolo “I quattro cavalieri della paura“, Adriano Schimmenti, Joel Billieux e Vladan Starcevic discutono di un modello per comprendere le esperienze di terrore durante la pandemia di COVID-19. Secondo le loro osservazioni, la paura avrebbe quattro origini così descritte dagli studiosi:
- del proprio corpo/paura per il proprio corpo
- dei propri cari/paura per i propri cari
- di non sapere/paura di sapere
- di compiere un’azione/paura di non compiere un’azione
Nell’articolo, gli studiosi spiegano come contrastare queste paure minimizzandone l’impatto.
Nell’articolo dedicato alla paura dell’agente patogeno, Alfonso Troisi spiega come il timore del contagio sia diverso dal timore di altre malattie. Queste differenze, spiega il docente dell’Università Tor Vergata di Roma, “dipendono dagli adattamenti comportamentali e psicologici plasmati dalla selezione naturale nel corso della storia evolutiva dell’Homo Sapiens“. Nel corso del tempo, infatti, l’essere umano avrebbe sviluppato un sistema immunitario comportamentale separato e complementare a quello psicologico. Lo studioso spiega che il riconoscere l’esistenza degli adattamenti psicologici e comportamentali ha “importanti implicazioni nei programmi di sanità pubblica”.
Reagire alla pandemia
Craig Polizzi, Steven Jay Lynn e Andrew Perry si sono invece soffermati sulla natura dello stress ai tempi del COVID-19. Il virus, infatti, ha completamente stravolto la nostra vita quotidiana. Difficoltà economiche, distanziamento sociale e la paura di contrarre la malattia sono nemici logoranti per la nostra stabilità. Gli autori dell’articolo, sottolineando che non esiste un manuale per rispondere alle pandemie o altri simili eventi macroscopici, hanno spiegato che periodi di crisi come questo, in passato, hanno aumentato casi di ansia cronica e stress post-traumatico ma anche di resilienza e guarigione. Osservando altre esperienze, sostengono Polizzi, Lynn e Perry, è possibile identificare strategie efficaci per gestire il disagio e reagire a un momento così complicato, ad esempio l'”attivazione comportamentale” o pratiche di mindfulness, utili per diminuire lo stress e favorire il benessere.
Le misure di intervento psicologico durante la pandemia di COVID-19 costituiscono il tema trattato da Graziella Orrù, Rebecca Ciacchini, Angelo Gemignani e Ciro Conversano. Nel loro articolo viene spiegato come l’emergenza sanitaria che stiamo attraversando stia condizionando la salute fisica e mentale di tutta la popolazione. L’obiettivo è quindi quello di fornire un’analisi preliminare degli interventi psicologici per implementare linee guida per gestire le emergenze psicologiche dovute direttamente o indirettamente al COVID-19 e stabilire adeguate procedure e pronte risposte a tali criticità.
Potete scaricare e utilizzare gratuitamente questi e altri articoli sul sito di Clinical Neuropsychiatry. Contribuirete così alla diffusione della conoscenza e alla discussione su temi fondamentali come quelli inerenti alla pandemia che ha stravolto le nostre vite.
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