articolo di Sara Gottfried
tratto dal suo blog
traduzione di Costanza Fioriti
La dieta chetogenica (la “cheto”) è spesso promossa come un modo facile di perdere peso, promettendo notevoli risultati sia per le donne che per gli uomini. Ma è vero? Come viene distinta la realtà dalla finzione quando si parla di dieta cheto quando ci sono molti cosiddetti esperti che definiscono la dieta cheto sicura per tutti?
Parte del problema nell’ottenere sicure e comprovate informazioni sulla dieta cheto è che stiamo assistendo ad una pandemia di informazioni, descritta dalla rivista medica The Lancet come una “sovrabbondanza di informazioni- alcune veritiere altre no- che rendono più difficile per le persone di trovare fonti degne di fiducia e una guida affidabile quando necessario”. Intendo mettere le cose in chiaro.
Quali sono i benefici della dieta chetogenica?
Anche se al momento la dieta cheto è una tendenza diffusa che vanta una notevole attività di ricerca, questa tipologia di dieta è stata pensata inizialmente come una terapia per l’epilessia. Negli ultimi 50 anni, sono risultati evidenti i benefici delle diete cheto per diverse condizioni: malattie neurodegenerative come l’ Alzheimer, ma anche per condizioni metaboliche e obesità.
Più di recente, questa dieta si è dimostrata uno strumento potente contro l’Alzheimer, il disturbo dello spettro autistico, la sclerosi multipla, e, allo stesso tempo, un ottimo alleato per il mantenimento del peso. Ci sono dati che mostrano cosa provano le persone che seguono una dieta chetogenica:
- Maggiori miglioramenti nel controllo della glicemia nei diabetici rispetto a una dieta a basso indice glicemico
- Significativa perdita di peso e miglioramento per chi soffre di steatosi epatica
- Migliore cognizione, tra cui maggiore attenzione e ridotta confusione auto-dichiarata
- Maggiore risposta delle cellule T contro il virus dell’influenza
Un recente saggio pubblicato sulla rivista Nature Medicine ha suggerito che gli effetti anti infiammatori di una dieta cheto potrebbero essere collegati al modo in cui i chetoni inibiscono l’inflammasoma NLRP3, causa principale delle malattie infiammatorie, soprattutto del Covid 19. (…)
Quali sono le controindicazioni nel seguire una dieta chetogenica?
La dieta cheto non è indicata per le persone con una condizione di salute ereditaria che li rende incapaci di metabolizzare normalmente gli acidi grassi. Queste condizioni includono una carenza di piruvato carbossilasi, porfiria e altri disturbi che non permettono al corpo di metabolizzare i grassi. (…)
In generale, i benefici per le persone che seguono questo tipo di dieta sono una maggiore acutezza mentale, un maggiore senso di sazietà, una migliorata sensibilità all’insulina e al glucosio e la perdita di peso. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle controindicazioni sopra citate e, se si è incerti sulle condizioni della propria salute è consigliabile confrontarsi con il proprio medico prima di cominciare a seguire una dieta cheto. (…)
Le donne e la dieta chetogenica
Infine, un piccolo aneddoto: circa la metà delle mie pazienti donne ottengono ottimi risultati seguendo questa tipologia di dieta; l’altra metà no. Ho speso gli ultimi anni cercando di capire le ragioni dietro questi risultati e capire se il “cablaggio biologico” femminile ci rende più refrattarie alla dieta cheto.
Ho capito come mai molte donne non ottengono risultati seguendo la classica dieta cheto e condivido con voi un nuovo piano alimentare nel libro “Donne, cibo e ormoni”, illustrando una dieta cheto dalla parte delle donne che tiene conto dei nostri bisogni ormonali.
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