A prima vista può sembrare una guida per le aziende intenzionate a contestare la scienza per difendere i propri profitti, ma “Il libro dei giochi” di Jennifer Jacquet è tutt’altro. E’ la denuncia di un copione seguito dall’establishment per mantenere le redini del pianeta e consumarlo senza ritegno, anno dopo anno.
L’obiettivo dell’autrice, professoressa associata nel dipartimento di Studi Ambientali e direttrice del XE: Experimental Humanities and Social Engagement dell’Università di New York, non è quello di formare il futuro CEO di un’azienda miliardaria, ma di informare i cittadini di come l’establishment sia disposto a negare l’evidenza senza curarsi delle devastanti conseguenze delle proprie azioni.
Ne “Il libro dei giochi”, con uno brillante stile satirico, Jennifer Jacquet si cala nei panni di un dirigente d’azienda. L’alter ego dell’autrice mette in luce tutti i trucchi del mestiere, fornendo esempi chiari che mostrano le strategie sfruttate dalle aziende di molteplici settori per difendere i propri affari e manipolare l’opinione pubblica. Capitolo dopo capitolo, sarà il lettore stesso a rendersi conto di quanto capillarmente le informazioni siano declinate agli interessi dell’industria.
Nel video che segue, Jennifer Jacquet in persona risponde alle domande di Costanza Fioriti, spiegando cosa l’ha motivata a scrivere il libro e in che modo le grandi industrie mistificano la realtà per difendere i loro profitti.
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