di Miriam Gandolfi, miriamgandolfi53@gmail.com
L’anno accademico 2023-2024 ha visto la terza edizione del corso di Alta Formazione organizzato dall’Università degli studi di Bergamo – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali – sulla diagnosi e il trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
La novità di questo corso risiede nel fatto che è l’unico Ateneo italiano a proporre uno sguardo, professionalmente qualificato, ma al tempo stesso alternativo e critico, circa l’aumento esponenziale di tali diagnosi. Infatti dall’entrata in vigore della legge 170, a tutela dei soggetti che la ricevono, si assiste ad un incremento del 408,4 % di esse.
Interrogarsi su teorie, strumenti di rilevamento, tecniche riabilitative è compito specifico del mandato accademico che, oltre a formare professionisti, deve sviluppare continui stimoli alla ricerca e alla conoscenza scientificamente fondata.
Questa la cifra del Corso di Alta Formazione organizzato dall’ Università di Bergamo, che pone a confronto teorie e metodi psicologici e pedagogici tradizionali e innovativi come la teoria posizionale delle scritto-lettura. I corsisti sono sollecitati a confrontarsi con gli stimoli offerti dalle teorie della complessità che ormai sono patrimonio ineludibile della conoscenza, non solo scientifica, più aggiornata. A conferma di ciò basti pensare che uno scienziato e intellettuale come Guido Tonelli è sceso in campo per caldeggiare l’importanza del “vecchio strumento della lavagna nera” (Fahrenheit Rai 3, 19 gennaio 2024) in quanto assai più efficace degli idolatrati computer per la creazione e sviluppo dei processi di astrazione. Anch’egli, come sostenuto dagli autori, M. Gandolfi e A. Negri, del testo Disturbi specifici (della relazione) di apprendimento (Fioriti 2023), pone come pietra fondante dei processi di pensiero più evoluti quell’atto percettivo motorio atavico che, unendo percezione, movimento, dominio della forza di gravità – raggiunto grazie alla stazione eretta e padronanza dell’uso delle mani – ha generato il primitivo atto grafico consapevole. Esso infatti ha segnato l’inizio dell’evoluzione del destino di homo verso la sua caratteristica specie-specifica di sapiens, cioè capace di operazioni mentali non solo sempre più astratte, ma anche creative e innovative.
Il gruppo dei Professionisti, cui è indirizzato questo corso di formazione, vede appartenenze professionali diverse che vanno da insegnati di scuola materna, primaria, media di primo e secondo grado, a psicologi e psicoterapeuti. La scelta è stata dettata dalla coerenza con una visione complessa che inevitabilmente i processi di apprendimento implicano.
Il corso affianca a parti dedicate alle singole professionalità, un corposo numero di ore dedicate ad affrontare gli aspetti sia teorici sia applicativi della teoria posizionale della scritto-lettura, lasciando grande spazio alla presentazione collettiva di casi concreti, relativi a soggetti di età dalla prima infanzia fino alla giovinezza, favorendo così uno sguardo e un linguaggio condivisi, che risultino trasferibili e proficui nei diversi contesti di lavoro.