Secondo il rapporto Censis, gli smartphone e i tablet si sono ormai introdotti nelle vite di tre italiani su quattro, avviando una rivoluzione antropologica e cognitiva. Questi dispositivi sono sempre più parte integrante della quotidianità, ma quanto sono dannosi per la nostra salute? Quali sono i principali danni provocati dal continuo utilizzo di questi apparecchi, che attraggono l’attenzione anche per dieci ore al giorno, finendo sempre più frequentemente in mano ai bambini?
Il “Cambiamento mentale” attuato da smartphone e tecnologie digitali
Qual è il prezzo pagato per un mondo mai così tanto retroilluminato, ricco di informazioni istantanee ed esperienze vibranti? La risposta è offerta da Susan Greenfield, neuroscienziata di livello internazionale e autrice di best seller, in “Cambiamento mentale“, pubblicato in Italia da Fioriti Editore. Attraverso approfondite ricerche, la studiosa ha indagato come la continua esposizione a tecnologie digitali come smartphone e tablet incidano sulle nostre menti. L’obiettivo di “Cambiamento mentale” è comprendere se la continua esposizione ai social media, ai motori di ricerca e ai videogame possa rimodulare le nostre menti. Mai come oggi, infatti, queste sono bombardate da stimoli audiovisivi senza precedenti, intaccando, soprattutto nei giovani, la maturazione e lo sviluppo dell’empatia e dell’identità.
Tuttavia, il libro non dimentica i potenziali benefici che gli strumenti digitali portano nella vita delle persone, come ad esempio le capacità dei videogiochi di migliorare il controllo visivo e motorio nei bambini con bisogni speciali. “Cambiamento mentale” è un libro provocante e allarmante, che richiama all’azione perché, in futuro, la tecnologia non frusti il pensiero e la creatività.
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