di Giulia Zanatta
Oggi a molte ragazze viene consigliata la somministrazione di un vaccino HPV, a partire dall’età di undici anni, perché ridurrebbe il rischio di contrarre il cancro del collo dell’utero. Somministrare dei vaccini per prevenire malattie che colpiranno solo una parte della popolazione è una questione controversa e il rapporto rischio-beneficio non è sempre facilmente individuabile. Il medico danese Peter Goetzsche, nel suo libro Vaccini: verità, bugie e controversie, non ci fornisce semplicemente i risultati delle sue ricerche ma ci accompagna attraverso tutto il percorso che conduce a determinate conclusioni: lo scopo, infatti, non è solo dare informazioni, ma soprattutto offrire un metodo pratico e scientificamente fondato per non cadere vittima della marea di disinformazione e propaganda a cui troppo spesso si riduce il dibattito pubblico su determinate cure o medicine.
L’importanza di enti di ricerca indipendenti
Un aspetto che emerge nel capitolo dedicato al vaccino HPV, che invitiamo a leggere per scoprire nel dettaglio la storia dell’approvazione e degli aspetti controversi che riguardano questo vaccino in particolare, è l’importanza di poter fare affidamento su enti di ricerca e istituzioni senza conflitti di interesse con le case farmaceutiche. Il capitolo dedicato al vaccino HPV è un’attenta analisi di errori, posizioni scientifiche controverse, dati incompleti, il tutto dovuto principalmente a una non chiara e precisa linea di demarcazione tra produttore e revisore. La stessa Cochrane, di cui Peter Goetzsche è stato uno dei fondatori e che si propone come un ente di ricerca indipendente per una medicina basata sulle evidenze, si è macchiata di errori grossolani e ha, nel caso del vaccino HPV, violato le sue stesse regole sul conflitto di interesse.
La Cochrane Collaboration
La forte critica mossa da Peter Goetzsche alla revisione Cochrane sui vaccini HPV lo ha spinto a collaborare lui stesso nella realizzazione di una revisione sistematica indipendente dei trial sul vaccino HPV, pubblicata poi come parte di una tesi di ricerca di dottorato il 12 marzo 2019 e accettata per la pubblicazione da una rivista scientifica di proprietà di Springer. Dopo un anno, la revisione non era stata ancora pubblicata e solo dopo aver coinvolto dei legali e aver accusato la rivista di censura scientifica, la rassegna fu finalmente pubblicata. In seguito a questa vicenda, la Cochrane ha accusato Peter Goetzsche di aver utilizzato il nome dell’organizzazione per pubblicizzare ricerche e idee personali, una accusa che non ha avuto un lieto fine: il medico danese si è infatti visto espellere dal Governing Board di quella organizzazione che lui stesso aveva contribuito a fondare, la Cochrane Collaboration. A questo punto, la domanda sorge spontanea: quanto la revisione sistematica sul vaccino HPV è stata la reale causa di questo allontanamento e quanto è stato solo un pretesto per mandare via un ricercatore che non ha abdicato al suo ruolo indipendente e critico nei riguardi di un’industria farmaceutica con grandi interessi economici?
Vaccino HPV: le ragazze dovrebbero vaccinarsi?
La risposta in questi casi non è mai polarizzata su un piatto della bilancia, i dati da prendere in considerazione sono molti, uno dei primi è rispondere alla domanda: quali alternative ci sono? L’alternativa alla vaccinazione per ridurre il rischio di cancro al collo dell’utero è infatti quella di sottoporsi a screening periodici. Aggiungiamo, inoltre, che il vaccino non copre totalmente da tutti i tipi di HPV e quindi si consiglia lo screening anche a chi è vaccinato. Una ulteriore domanda a cui si deve rispondere è: quale è il rischio di morire per cancro al collo dell’utero? In Danimarca muoiono l’anno circa 100 persone, un numero che confrontato con i morti a causa del fumo (14000 in un anno) induce a pensare che, in confronto alla popolazione generale, il rischio di morire è molto basso. Infine, si devono considerare gli effetti dannosi che il vaccino potrebbe indurre, anche se non abbiamo ancora dati sufficienti per sapere in percentuale ogni quante vaccinazioni una persona viene gravemente danneggiata.
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