L’ibuprofene è inutile contro il coronavirus Sars-CoV-2. Lo ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha quindi messo in guardia dall’utilizzo dei popolari anti-infiammatori al presentarsi dei primi sintomi influenzali. La precisazione segue il dibattito partito in Francia secondo cui l’ibuprofene potrebbe rivelarsi dannoso se assunto dai malati di Covid-19 che soffrono di diabete o ipertensione. Il portavoce dell’Oms, Christian Lindmeier, ha infatti affermato che sono in corso “approfondimenti a riguardo per dare indicazioni più precise”. A proposito è intervenuta anche l’Agenzia europea per i medicinali (Ema). In controtendenza rispetto all’Oms, l’Ema ha sottolineato come sia accettabile l’utilizzo di Fans (come l’ibuprofene) all’inizio del trattamento della febbre.
Riscoprire il ruolo della febbre
Sia l’Oms che l’Ema concordano nel consigliare il paracetamolo come farmaco efficace per trattare i primi rialzi febbrili che si sospetta siano dovuti al Covid-19. Dimenticando, forse, che la febbre, finché controllata, può essere un’alleata contro la malattia. Gli studi a riguardo sono innumerevoli, le prove su cui questi si fondano sono solide. Tra gli studiosi più eminenti, ne ha scritto Peter Gotzsche, ricercatore danese, direttore del Nordic Cochrane Center e co-fondatore della Cochrane Collaboration. Nel suo libro “Sopravvivere in un mondo ipermedicalizzato” (Giovanni Fioriti Editore, 2019), l’autore ha ricordato che la reazione febbrile “è un segno distintivo dell’infezione ed è stata modellata attraverso centinaia di milioni di anni di selezione naturale”.
Gotzsche: “No agli antipiretici, la febbre combatte le infezioni”
Secondo Gotzsche, “l’aumento da 1 a 4°C della temperatura corporea di base che si verifica durante la febbre si associa a un miglioramento della sopravvivenza e della risoluzione di molte infezioni. Per esempio, l’uso di farmaci antipiretici per abbassare la febbre è correlato a un aumento del 5% della mortalità nella popolazione umana infettata dal virus influenzale e influisce negativamente sugli esiti nei pazienti dell’unità di terapia intensiva. Il fatto che la febbre sia stata conservata nel corso dell’evoluzione dei vertebrati dimostra fermamente che le temperature febbrili conferiscono un vantaggio di sopravvivenza”.
Il ricercatore danese ha anche messo in guardia rispetto l’utilizzo degli antipiretici. Questi, secondo i suoi studi, abbassano la temperatura e diminuiscono il mal di testa, mettendo però a repentaglio l’obiettivo principale, cioè la cura dell’infezione.
“Non considerate i pro e i contro dell’assunzione degli antipiretici”, ha ammonito Gotzsche. “Ignorate il solito nonsense: ‘Chiedete al vostro medico se un antipiretico vada bene per voi’. Non va bene per nessuno, nemmeno per un rettile o un insetto”.
Donzelli: “Contro il Covid-19 la febbre è un’alleata”
Recentemente Quotidiano e Sanità ha riportato le parole del dottor Alberto Donzelli, specialista in Igiene e Medicina Preventiva. Anche il noto medico italiano ha ricordato i benefici del rialzo febbrile sull’organismo, definendolo “uno dei più efficaci meccanismi di difesa contro le infezioni”. Anche Donzelli ha sottolineato come la selezione naturale abbia mantenuto appositamente l’aumento della temperatura come modo per diminuire o arrestare la moltiplicazione dei virus. “La febbre, con poche eccezioni, facilita la guarigione anche nelle infezioni da batteri, perché esalta l’efficienza di tutti i componenti del sistema immunitario”.
“Il paziente informato e che riesce a sopportarla senza troppi problemi dovrebbe valorizzare il ruolo difensivo naturale della febbre“, ha affermato Donzelli, che ha poi proseguito affiancando Gotzsche: “In assenza di specifiche prove differenti, non c’è motivo di privarsi del suo aiuto anche per infezioni da coronavirus. Oltretutto la soppressione della febbre con antipiretici/antinfiammatori facilita la trasmissione di comuni infezioni: ad es. vi è chi ha calcolato che nell’influenza stagionale gli antipiretici possono aumentare del 5% i casi di malattia e le morti nella popolazione”.
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